La pianificazione di un viaggio a Islay inizia dallo studio delle distillerie. Quali visitare? Quali tour fare? Un aspetto non secondario sono sicuramente i negozi delle distillerie. Alcuni propongono le medesime bottiglie che troviamo facilmente in Italia (a volte addirittura al supermercato), altri invece sono decisamente più interessanti.
Prima di partire avevo sentito parlare di whisky riservati a chi va a comprarli nella sede di produzione. Le “Distillery Edition”. E’ vero. Ma non per tutte le distillerie.
In ogni caso, se avessi saputo prima cosa proponevano le diverse distillerie prima di andarci, avrei fatto un giro diverso.
Ecco allora, in rigoroso ordine alfabetico, ecco cosa proponevano le distillerie di Islay durante il mio viaggio del 2023.
Ardbeg
Un passaggio molto veloce del negozio ha messo in evidenza la mancanza di “Distillery Edition” o altri imbottigliamenti speciali. Mi aspettavo di più.
Ardnahoe
Aperta recentemente, questa è stata l’unica distilleria che non ho visitato. Da quanto mi è stato riferito, è in produzione e ha già iniziato da qualche anno l’invecchiamento delle prime botti, tuttavia in negozio pare fosse solo possibile fare degli assaggi del new make.
Bowmore
Il negozio apparentemente più piccolo dell’isola e con disponibili pochissime edizioni. C’era una edizione speciale, a poche migliaia di euro. Non mi sono trattenuto oltre.
Bruichladdich
Questo negozietto propone diverse edizioni di Bruichladdich, Octomore e Port Charlotte, tutte comunque disponibili anche online. Alcune vecchi imbottigliamenti di Octomore sono addirittura disponibili sul sito, ma non in negozio.
Se andate per cercare qualcosa di esclusivo potreste tuttavia avere fortuna: periodicamente sono messe a disposizione le edizioni “Valinch”. Due diverse botti, tipicamente una di Port Charlotte e una del classico Bruichladdich, disponibili per l’hand filling dei visitatori. Due bottiglie massimo a testa!
Chiaramente quando sono andato io, non erano disponibili.
Bunnahabhain
Eccoci. Questa distilleria ha decisamente il negozio migliore di tutta l’isola. Stavo anche per mancarlo. Ero sulla strada per la Caol Ila, ma in netto anticipo rispetto all’orario del tour. Bunnahabhain non è che una relativa deviazione, pecore permettendo, quindi mi sono allungato.
La Bunnahabhain non solo ha diverse edizioni speciali disponibili solo in loco, ma ha pure bottiglie piccole e campioni. Anche del new make.
Mi sono fatto chiaramente attrarre da delle bottiglie di whisky “hand filled” rifinito in botti di amarone, il che ha immediatamente tradito la mia provenienza. Era la primissima distilleria in cui mettevo piede, e non sapendo quali altre bottiglie avrei poi preso, mi sono limitato ad acquistarne una bottiglia da 0,2 litri.
Chiaramente, è stato il whisky più apprezzato da amici e parenti.
0,2 litri.
Esperienza (bellissima) a parte, vi interesserà sapere che il negozio aveva almeno altre due edizioni rifinite in botti sperimentali.
Caol Ila
Questa è la location che mi ha colpito di più. Affascinante, elegante, curata, autentica.
(Pioveva dentro il sottotetto del magazzino, e va bene così).
Mi ha un po’ deluso il negozio. Non avevo certo fatto tutta quella strada per comprare un Caol Ila 12. Mi sono fatto ingolosire da una distillery edition NAS che si è rivelata mediocre, quindi ora so che se voglio un Caol Ila, meglio andare più sul sicuro e fare quello che guarda il numerino degli anni di invecchiamento.
Forse mi sarebbe andata meglio con un 14 y.o. provato durante il tour e anch’esso disponibile solo per i visitatori.
C’erano anche a disposizione il 18 y.o., il 24 y.o. e diversi Johnnie Walker…
Kilchoman
Altra tappa irrinunciabile, anche perché si tratta dell’unica vera “farm distillery” dell’isola in produzione al momento.
Per darvi un’idea, per entrare bisogna schivare i mezzi di produzione che si aggirano tra i vari magazzini.
Il negozio è bellissimo ed è uno dei pochi che si configura anche come bar, con poltrone e tavolini a disposizione di chi vuole semplicemente entrare per bere un dram.
C’è sempre una edizione speciale, tipicamente single cask, acquistabile solo in negozio. Assolutamente da provare, e probabilmente pure da comprare in ogni caso anche solo per il valore collezionistico, visto che parliamo tipicamente di tirature da 200-250 bottiglie.
Lagavulin
Lo shop della Lagavulin è il più “vecchio”, quello ristrutturato meno di recente. Da un lato, trasmette sicuramente autenticità. Dall’altra parte, è piccolino e spesso affollato.
Mi ha colpito la presenza della “Offerman Edition”, meglio nota come la “Ron Swanson Edition“, dedicata al personaggio della serie Parks & Recreation che ha reso noto il brand Lagavulin a molti non appassionati. Nick Offerman, l’attore che lo interpreta, è realmente un cultore dei whisky di Islay. La bottiglia, comunque, è facilmente reperibile anche online.
Lagavulin proponeva all’epoca del mio passaggio una Distillery Edition che mi aveva particolarmente colpito. A me, a cui raramente piacciono i whisky di questa distilleria. Optai comunque per non comprarlo, un po’ per il prezzo, un po’ per lo spazio in valigia.
Laphroaig
Il negozio, poco illuminato ma estremamente scozzese, della Laphroaig non proponeva Distillery Edition. Di esclusivo c’era il Cairdeas di turno, tuttavia personalmente non mi aveva fatto innamorare, inoltre era acquistabile da rivenditori terzi online, quindi l’ho lasciata lì.
Avevo un motivo in più: grazie al tour con la warehouse experience mi sono portato a casa una piccola bottiglia che mi hanno fatto riempire da solo. Single cask. La custodisco gelosamente, e probabilmente non la aprirò mai.
In sintesi
Se avete tempo, vi consiglio altamente di visitare tutti gli shop delle distillerie dell’isola. Selezionate con cura i tour che volete fare, in base alle distillerie di preferenza naturalmente. Vedere tutti gli impianti produttivi è probabilmente superfluo per la maggior parte dei turisti.
Le tappe ai negozi delle distillerie richiedono invece poco tempo e, specie se c’è modo di muoversi in autonomia, si possono fare teoricamente in giornata.
Ovviamente questa è stata la mia esperienza, a marzo del 2023. Le Distillery Edition, e in generale le bottiglie di whisky acquistabili solo in negozio, cambiano spesso e a volte cambia proprio la politica della distilleria. Quindi è un prenderci. Però con la Bunnahabhain secondo me andate sul sicuro.
Merita poi una parentesi il festival di Islay, il “feis ile”, durante il quale ogni distilleria propone una edizione speciale dedicata all’evento, disponibile tipicamente solo a chi si presenta di persona. Secondo diversi esperti, tuttavia, sono bottiglie che molto spesso hanno un rapporto qualità prezzo mediocre. Se volete tenerle per rivenderle potrebbe andarvi meglio, ma la storia non dà garanzie. Fatelo, un tasting, comunque.