L’Ardbeg Uigeadail è uno dei whisky più apprezzati della distilleria Ardbeg, conosciuto per il suo equilibrio tra torba, sherry e complessità aromatica. Tuttavia, nel corso degli anni, il suo profilo è cambiato, portando a discussioni tra gli appassionati. In questo articolo, confrontiamo due annate significative: il 2008, considerato un classico, e il 2020, visto come un segno di rinascita per la gamma.
La scelta può suonare originale, tuttavia è dovuta al particolare percorso di questo whisky che ha attraversato degli “anni difficili” con la seconda edizione (anni 2010) che stiamo deliberatamente bypassando perché considerata da molti inferiore alle altre due.
Il carattere distintivo di Ardbeg Uigeadail
Ardbeg Uigeadail prende il nome dal lago che alimenta la distilleria, e combina whisky invecchiati in botti ex-bourbon e sherry. Imbottigliato a una gradazione di 54,2%, senza filtrazione a freddo, offre un profilo ricco e audace. Tuttavia, negli anni, la diminuzione delle botti di sherry più vecchie ha portato a una variazione nel carattere del whisky, passando da note profonde e complesse a sfumature più luminose e giovanili.
Analisi di Ardbeg Uigeadail 2008: Profondità e complessità
L’edizione 2008 di Ardbeg Uigeadail è considerata un esempio classico del whisky nella sua massima espressione. Ricco, complesso e stratificato, questo whisky incarna il meglio della tradizione Ardbeg.
Aromi e sapori
- Al naso: La torba è ben presente ma non dominante, accompagnata da frutta rossa come uvetta, ciliegie e datteri. Emergono note di toffee, catrame e olio meccanico, con accenti medicinali balsamici e carne salata.
- Al palato: Al palato si presenta con una struttura ricca e avvolgente, con torba fumosa, frutti scuri e un accenno di cacao. La combinazione di acqua marina e pepe dona un equilibrio interessante, mentre le note di limone e carne salata arricchiscono l’esperienza.
- Finale: Lungo e persistente, con fumo, torba e frutta scura che si fondono alle note di limone, catrame e una delicata sfumatura salina.
Evoluzione con acqua
Con l’aggiunta di acqua, il whisky si apre ulteriormente, mettendo in risalto note di liquirizia e ampliando la fumosità. Le sensazioni oleose diventano più evidenti, con una maggiore enfasi sulle caratteristiche carnose e saline.
Perché sceglierlo?
Questo whisky è ideale per chi cerca complessità e profondità, con un’influenza di sherry ben integrata e una ricca stratificazione di sapori. È un classico che richiede tempo per essere apprezzato appieno.
Analisi di Ardbeg Uigeadail 2020: Freschezza e bilanciamento
L’annata 2020 segna un ritorno in grande stile per Uigeadail, con un profilo più luminoso e moderno, ma comunque fedele alle sue radici torbate.
Aromi e sapori
- Al naso: La torba terrosa è accompagnata da agrumi brillanti come limone e pesca, con una sfumatura di frutti scuri. Note di iodio, accenti medicinali balsamici e crema di vaniglia aggiungono complessità.
- Al palato: Le prime sensazioni al palato rivelano calore e toni terrosi, seguiti da torba fumosa e agrumi dolci. Il pepe e il sale marino bilanciano le note dolciastre, mentre il corpo medio-ricco dona una piacevole oleosità.
- Finale: Sorprendentemente lungo, con una combinazione di torba, fumo, frutta dolce e sale marino. La persistenza salina e terrosa lascia un’impronta duratura.
Evoluzione con acqua
L’aggiunta di acqua attenua le spezie, migliorando l’equilibrio complessivo. Emergono note marine più marcate e una maggiore freschezza agrumata, rendendolo ancora più accessibile e piacevole.
Perché sceglierlo?
Questo whisky è perfetto per chi cerca un profilo fresco e bilanciato, con una fumosità presente ma non invadente. È un ottimo esempio di come Ardbeg riesca a rinnovarsi mantenendo le sue radici.
Confronto diretto: Ardbeg Uigeadail 2008 vs 2020
- Complessità: Il 2008 vince per stratificazione e profondità, grazie all’influenza delle botti sherry più vecchie. Il 2020, pur meno complesso, brilla per freschezza e bilanciamento.
- Fumosità: Entrambi offrono una fumosità decisa, ma il 2008 integra meglio le note di torba con quelle di frutta cotta e quelle più pungenti che richiamano gli oli meccanici, mentre il 2020 è più luminoso e terroso.
- Finale: Il finale del 2008 è più ricco e stratificato, mentre il 2020 sorprende con una persistenza salina e agrumata.
Conclusione: quale annata scegliere?
- Ardbeg Uigeadail 2008: La scelta perfetta per chi cerca complessità, profondità e un’influenza di sherry ben integrata. È un classico che rappresenta il meglio della tradizione Ardbeg.
- Ardbeg Uigeadail 2020: Ideale per chi preferisce freschezza, bilanciamento e un profilo moderno, senza rinunciare all’intensità torbata.
Entrambe le edizioni offrono un’esperienza unica, dimostrando come Ardbeg riesca a evolversi senza perdere il suo carattere distintivo.