La elegante bottiglia dell’Homecoming, che siede di fianco al portatile mentre scrivo la recensione, con l’etichetta bianca propria delle distillery edition, è il ricordo più soddisfacente del mio ultimo viaggio a Islay (ottobre 2025). L’ho assaggiata e acquistata direttamente al Visitor Centre: si tratta di una distillery exclusive in vendita esclusivamente presso la distilleria, imbottigliata a 56,1% vol., con una forte influenza di botti di rum e non filtrata a freddo. Ho pagato £120 e ne ho prese due: è stata l’unica esclusiva del viaggio che mi è sembrata davvero valere l’acquisto per berla, complice il fatto che è piaciuta sia a me sia alla mia compagna. Fuori dall’isola oggi si incontrano richieste sensibilmente superiori, spesso oltre i €300, dettaglio che ne cambia il rapporto qualità/prezzo se l’obiettivo è stapparla e non collezionarla.
Profilo, contesto e perché l’ho scelta
Ardbeg qui parla con la sua voce classica: torba scura e minerale, cenere bagnata, alghe, grafite. La particolarità è che l’influenza del rum cask bilancia la caratteristica torba mineraria di Ardbeg, portando una tropicalità misurata e una dolcezza più luminosa che arrotonda senza coprire. Le descrizioni circolate tra i retailer richiamano fudge affumicato, banana matura, pino o finocchietto, mentolo e caffè speziato; al netto dell’enfasi di marketing, nel bicchiere questi accenti si percepiscono davvero come contorni e non come protagonista.
Degustazione
Naso. Parte subito Ardbeg: fumo di braci e alghe, cenere umida e grafite. Dopo pochi minuti affiorano toffee e fudge e un tocco tropicale tra banana non troppo matura e scorzetta di lime, quindi una vena verde-resinosa che richiama pino ed erbe d’Islay. A bicchiere caldo emergono caffè speziato e menta. L’influenza del rum si sente ma non invade; aggiunge luce al profilo senza caricarlo di zucchero.
Bocca. Struttura piena e coesa per il grado (56,1%), con attacco salmastro e torbato, eco di olio di limone, poi melassa chiara, banana secca e spezie dolci come noce moscata e cannella. Qui sta la chiave dell’equilibrio: la finitura rum sostiene e integra, non “glassa” la torba.
Finale. Lungo, salmastro e affumicato, con ritorni di fudge salato, caffè, erbe balsamiche e una lieve frutta tropicale secca. La scia minerale da “cordame di molo” resta impressa, ma la chiusura è pulita e rinfrescante.
Dati tecnici, prezzo e confronti
- Uscita: Distillery exclusive presentata per Fèis Ìle / Ardbeg Day 2025.
- Gradazione: 56,1% vol., non chill-filtered.
- Maturazione: percorso Ardbeg “classico” con influenza di rum casks.
- Disponibilità: solo in distilleria; al di fuori dell’isola circola tramite rivenditori e aste.
- Prezzo di listino in distilleria: £120 alla release.
- Nota età: è stata riportata un’ipotesi di 11 anni da fonti indipendenti, non indicata in etichetta.
Nel quadro Ardbeg, Homecoming mantiene la spina dorsale marina e minerale ma introduce un twist tropicale sobrio che smussa gli spigoli senza snaturare. Se la si confronta con Eureka! (2025, 52,2% vol, impostazione PX + bourbon), Homecoming risulta meno scura e meno sherry-driven, più orientata a tropicale secco e spezie chiare, con un carattere complessivamente più asciutto e marino.
Consiglio di WhiskyTorbati.it
Al prezzo di distilleria è una bottiglia convincente per personalità ed equilibrio. Online spesso supera i 300 euro e talvolta anche di più, quindi il valore percepito cambia rapidamente se l’intenzione è berla. Se avete in programma un passaggio a Islay a breve, prendetela direttamente in distilleria finché resta sugli scaffali a prezzo di listino (il pluriball si trova all’Islay Shop di Bowmore). Due gocce d’acqua la distendono bene, mettendo in risalto la parte mentolata ed erbacea e rendendo il sorso ancora più scattante.
Verdetto
- Beviamola? Sì. Ha convinto sia me sia la mia compagna; il rum armonizza e lascia intatta la torba marina tipica di Ardbeg.
- Acquisto: sì a prezzo di distilleria; con riserva oltre i €300 se l’obiettivo è berla.
- Tre parole chiave: torba minerale, tropicalità misurata, salmastra e pulita.
- Nota pratica: se state per andare a Islay, vale lo spazio in valigia, ma non è detto che resti a lungo sugli scaffali.
